Tra tutte le cose che condivido giornalmente nelle mie Instagram Stories, poche hanno scatenato lo stesso interesse di quelle in cui ho mostrato un paio di proiettori in azione. Quindi, con colpevole ritardo dovuto principalmente al fatto che sono la persona più procrastinante di mia conoscenza, oggi vi parlo di quella volta che ho trasformato il mio studio in un piccolo cinema.
Qualche tempo fa ho avuto la fortuna e il piacere di provare un proiettore Epson, per la precisione il modello EH – TW5650:
Non potendolo installare in soggiorno o in camera da letto per mancanza di pareti adatte, ho deciso di metterlo nel mio studio: appoggiandolo semplicemente alla scrivania son riuscito a proiettare una sobrissima immagine da 75″ sulla parete ai piedi del divano, così da potermi abbioccare senza nemmeno cambiare posizione.
Sarà stata la comodità del divano o la qualità dell’immagine ma, nel mese abbondante in cui ho potuto testarlo, ho guardato più serie tv e film che in tutto l’anno. Nulla a che vedere con i (tre) miniproiettori che ho provato in precedenza: qui parliamo di un proiettore nato per portarti il cinema in casa, e il risultato è davvero notevole.
Io l’ho sempre usato sfruttando uno degli ingressi hdmi (a cui ho attaccato la Fire Tv Stick) ma le tipologie di connessione sono molte: dal Miracast (wi-fi, come se fosse un Chromecast) alla vecchia VGA, senza dimenticare ovviamente la presa USB classica.
Tra le caratteristiche che ho amato di più c’è la correzione trapezoidale dell’immagine: in parole semplici, la possibilità di spostare a proprio piacimento i quattro angoli dell’immagine sfruttando il telecomando, così da incastrare (nel mio caso) la visione tra l’angolo della stanza e la cornice della porta.
Se volete farvi un’idea più precisa di tutte le caratteristiche, ecco il link che vi serve. Io invece posso raccontarvi di quanto abbia amato guardare i film così: la qualità è Full HD, ottima ma inferiore al 4K che ho in soggiorno, ma con questo proiettore ho sempre avuto la sensazione di essere al cinema, e non solo per i 75″ di diagonale: la tv in 4k ha qualcosa di troppo perfetto, non so spiegarla meglio di così. Con questo proiettore i colori, la definizione delle immagini, tutto quanto mi ha ricordato quando mi metto comodo all’Anteo per guardare qualcosa su uno schermo leggermente più grande, mentre la tv è sempre un “wow, guarda come si vede da paura!” ma con una sorta di freddezza che qui non ho provato/trovato.
Riassuntone: il giudizio è positivissimo, ho amato la qualità dell’immagine, la luminosità (l’ho usato quasi sempre in una stanza completamente buia ma qualche volta l’ho provato anche con le tapparelle un po’ aperte a metà pomeriggio e non ci son stati grandi problemi), lo zoom per le lenti (in pratica non serve metterlo a quaranta metri dalla parete per avere un’immagine enorme) e la messa a fuoco (manuale ma molto precisa), oltre alla già citata possibilità di spostare comodamente i quattro angoli del trapezio. E l’audio? Più che sufficiente se, come nel mio caso, le mie orecchie e il proiettore erano a meno di mezzo metro di distanza. Ha però un’uscita jack audio e, soprattutto, il bluetooth per collegare speaker esterni e cuffie. E quanto è rumoroso? Davvero poco (una delle cose che ho amato di più).
Io l’ho posizionato sulla scrivania ma ovviamente si può attaccare al soffitto e può essere usato anche per proiettare dal retro di uno schermo (il menù è molto semplice, ve lo mostro qui sotto).
Ovviamente l’ho provato anche con la PS4 e non ho mai notato il minimo lag: certo, giocare con Spiderman o Metal Gear su uno schermo simile mi ha fatto scoppiare il cranio dopo venti minuti, ma quello è un problema mio e della mia pesantissima motion sickness. Pro Evolution Soccer ha riportato l’amore e ventidue giocatori a grandezza quasi naturale sulle pareti di casa.
Non oso pensare come sia giocare a Red Dead Redemption 2 con una cosa simile.
Però forse lo scoprirò a breve, visto che per qualche anno potrò ancora sfruttare lo studio come una stanza quasi esclusivamente mia, prima di cederlo a Zeno quando sarà stufo di dormire con la sorella (o, più probabile, quando Tilda sarà stufa del fratello): regalarmi un piccolo cinema casalingo lontano dai gatti (Kishka e Ava re e regina del divano e del soggiorno) potrebbe essere il modo migliore per festeggiare il mio prossimo compleanno e devo dire che con questo Epson è stato amore vero, breve ma intenso.
E non c’è niente niente niente di negativo? Sì, una cosa c’è: il telecomando. Quanto ho bestemmiato per usarlo: non è retroilluminato e i tasti sembrano quasi buttati a caso, piccoli, tutti vicinissimi e difficilmente riconoscibili al tatto. Odio totale ma, una volta iniziato il film, me ne son sempre dimenticato.
La prossima volta vi parlo invece di un miniproiettore perfetto per i bimbi.
PS: comunque l’ho provato anche un paio di sere in soggiorno, proiettando un’immagine di 120″. Commento: WOW.
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