Tilda al cinema

Un paio di settimane fa sono stato al cinema con la Tilda. Detta così può sembrare una cosa normalissima, non fosse che è stata la sua prima volta al cinema: hype alle stelle da giorni e giorni prima dell’evento, eccitazione palpabile già al momento di salire in metro e felicità suprema una volta arrivati in piazza Duomo, che Tilda ricordava per un evento legato alle Winx (“Dove sono le fatine? Non ci sono oggi?”).

Arrivati al cinema spendiamo subito un milione di euro per i popcorn per scoprire cinque minuti dopo che li avrebbero offerti a tutti gli invitati alla visione del film (noi inclusi, insomma). 
Esatto: siamo stati invitati da Mondadori all’anteprima di Ailo – Un’avventura tra i ghiacchi, un docufilm sulla vita di una renna della Lapponia, dal momento della nascita fino a quando scopre Netflix e le Instagram stories.

Tilda fortunatamente conosceva già, a grandi linee, la vicenda: serate passate a leggerle i libri di Ailo hanno sì contribuito a spoilerarle e spoilerarmi il film, ma le hanno anche permesso di urlare “ecco il ghiottone!” nei momenti di massimo pathos (quelli, appunto, con il cameo del ghiottone). Oddio, ha urlacchiato spesso durante il film, anche se non sempre cose legate a ciò che passava sullo schermo (“Perché il bimbo qui davanti ha gli occhiali?”, “Mi dai la Coca Cola?”, “Devo fare la pipì” – questo l’ha detto a film iniziato da cinque minuti, quindi corsa in bagno proprio nel momento in cui, presumibilmente, Ailo veniva al mondo tra le infinite sofferenze della madre).

Il film è una classica storia di formazione, con Ailo che nasce all’inizio della primavera e subito deve imparare a stare su quattro zampe (impara quasi istantaneamente, per i nostri standard), poi deve mangiare, poi deve imparare un sacco di cose utili alla sopravvivenza, poi deve evitare i bulli che vogliono malmenarlo (ben rappresentati dai lupi e dal ghiottone), poi subentra la depre per il nuovo inverno, poi la gioia per la primavera e via, si ricomincia, con un anno in più sul groppone.

La Tilda ha molto apprezzato ma, al momento, mi sembra ami maggiormente i libri: ogni altra sera chiede notizie del ghiottone, ben dimostrando che, tra 12 anni, starà dalla parte dei bulli.

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